domenica 19 febbraio 2006

Non voglio scrivere altri post. Perché non voglio che Alberto Zeiss scenda di posto e cosí non vederlo piú appena apro il blog.


venerdì 10 febbraio 2006

" Ok gracias"


Due parole e una voce particolare son bastati, era li davanti a me da un bel po di minuti, siccome una é indaffaranta per i cavoli suoi, specialmente in banca a compilare fogliettini vari di deposito e prelievo, non guarda a men che la coda sia lunga e che s' inizi a passare il tempo spiando tutti nei loro millesimi gesti.


Ho alzato d' un tratto la testa e non solo la voce ci somigliava, anche l' aspetto, visto da dietro.


Biondino, capelli corti senza un taglio definito, barbetta incolta, altezza media, modo di vestire informale.


Da dietro, col cuore a mille tic tac, cercavo di capire se fosse lui, ma scorgevo solo una piccola porzione del suo profilo, una piccola parte che mi é bastata per scartare che fosse lui.


Ma non son rimasta tranquilla, mentre lui s' allontanava non in fretta, mi toccava passare allo sportello e cosí facendo, tenendo imbranatamente in mano, assegno, soldi, foglietto di deposito, penna e zaino insistevo a perseguitarlo con lo sguardo per essere sicura che non fosse lui, nel mentre il cuore batteva, le gambe mi si facevan di lana e non riuscivo a concentrarmi sul deposito.


Alla fine, non era lui ma, io son rimasta li agitata, sommersa in una bufera di pensieri, voglia di rivederlo, pensando a che succederebbe se lo incontrassi, come sarei presa dal panico, solita reazione, e uscendo dalla banca mi guardavo in giro, cercando quella persona che tanto gli somigliava, solo in cerca di evocare la sua figura piú in la del mio unico ricordo,


E non son riuscita a fermare un piccolo colpo di pugno su un muro al rimembrare con rammarico qualche tempo fa, l' ultima volta che ci siam visti, quando io seduta in una panchina fuori dall' universitá, davanti al suo insistente scrutarmi, facevo la superba, l' indifferente mentre dentro paurosa, mi stavo sciogliendo.


Tutto rimase li, nell' incomprensione di due sguardi, l' ultimo suo sguardo verde-acqua.


Alberto Zeiss, il mio prof di teatro che spero di rivedere al piú presto.


Non é beddissmo?


I matti, conoscendo la pazzia.


Gli infermi emozionali, conoscendo lo squilibrio emozionale.


Chi non riesce a stimarsi, conoscendo la piú profonda mancanza d' affetto.


Gli egoisti, conoscendo la precarietá di gesti.


Sono i piú abili a condizionare psicologicamente l' altro, dato che dipendono ossessivamente dagli altri per autoaffermarsi, quindi assorbono energie e in questo volendo appropriarsi dell'altro riescono a tenerlo per se.


La debolezza si trasforma in tirannia.


ops devo uscire......




....tornata...


Dov' ero?


Ah si. Bah


Lassamo sta i poretti. I denominati "vampiri emozionali"


Non m' interessano realmente ora.

martedì 7 febbraio 2006

lunedì 6 febbraio 2006

S' innaugura una nuova sezione, gia enunciata tempo addietro.


Dalla serie:


Digitando a caso su Google


Parola o lettere della settimana unite a casaccio, della Settimana:


" Losle "



La piazza di L' Osle si trova a Mont St. Jean, a 20 km a est da Saulieu, maggiori ifnormazioni si trovano nella pagina  saulieu.chez.tiscali.fr/ mont_saint_jean.htm , li vi sono bellissime foto, specie la prima in alto nella pagina.


Di questa foto ció che mi richiama maggiormente l' attenzione sono i bimbi, piú che altro la curiositá di sapere che fu dela loro vita.


Si, sono una impicciona.