domenica 29 maggio 2005

Ne avrei da dire di cose ma non ne ho voglia. Un pensierino ce lo metterei, ma poi diventano due, tre, 4 pensieri, di una, due , tre, 20 righe ognuno. Ma visto che non riesco a convincermi preferisco lasciar stare per ora o forse per sempre.


Vedendo altri blog (non tutti) sento una strana sensazione, sebbene alcuni siano molto interessanti, pochi mi han colpita, direi due o tre o forse piú, non che io disprezzi sentimenti altrui, é tutto cosí personale e quindi anche le impressioni sono personali, nel mio caso difficilmente obbiettive, una cosa, una conferma, Ilaria é una ragazza da ammirare, molto intensa e intelligente, sensibile e forte.


Altri blog invece mi sembra, siano inserti in un circuito di egocentrismi, di gente che reciprocamente, retroalimenta una arroganza, ovviamente scaturita dalle insicurezze, scrivendo post, aggiungendo commenti in altri blog e linkando altri blog, per non rimanere fuori dal circuito, fuori da una virtuale elite autocompiacente, che si cruogiola nel fango dello snobbismo.


Lasciamo qui perché oggi potrei fare onore al mio nome e come quel serpente chiamato Morelia (Chondropython) viridis avveleno tutto.


mercoledì 25 maggio 2005

Credo di capire il perché dei miei dubbi, devo prendero questo spazio come un dialogo non solo con me stessa ma anche con altri, visto che é un sito dove qualsiasi persona puo leggere ció che altri scrivono, non é che ció mi arrechi disagio, ma mi serve ad identificare il prisma sotto il quale inquadrare tale spazio. Un block notes vero, mi da sempre la  garanzia dell' assoluta intimitá, anche se nei miei block notes di carta passati non ho mai scritto cose segrete.


Qua, sapendo che qualcuno leggerá, non so se sono mi venga di vertire i miei pensieri piú intimi, anche perché manco dal vero, con gli amici di carne ed ossa, mai sono stata un libro aperto nel senso di comunicare ogni mio sentimento, ogni mio stato d' animo, preciso; sono sempre stata franca e diretta, ma non ho mai spinto il fatto di mettere in vista i miei sentimenti oltre la spontaneitá che ci danno i momenti d' incontro, di solito non racconto molto di me stessa eccetto se mi fan domande o se il discorso e la tematica lo richiedono, se mi interpellano, sono aperta a esprimere e far conoscere le mie impressioni in modo naturale, ma se no, son piúttosto discreta.


Al riguardo mi viene in mente un comportamento sociale che immagino sia diffuso.



Spazio scenografico: Un locale, una droghería, panetteria, bar tabacchi.


Personaggi:


Commesso


Cliente


Commesso: Buongiorno, come va oggi?


Cliente: Bene... ma sapesse non tanto, mi sento giu, oggi devo portare mia madre in ospedale, non ha niente di grave ma deve fare degli esami, lei se la prende alla leggera ma a me gli ospedali mi fan diventare triste, tutta quella puzza di alcool e medicine, e dopo ho da fare, al giorno d' oggi non si puo stare fermi un attimo, corri qua, corri la, roba da matti, pensi che l' altro giorno ho viaggiato almeno 10 volte in tram e il rumore nelle strade, il via vai, gli spintoni, per fortuna domani é domenica e sará una giornata piú tranquilla, per modo di dire sa? Anche la domenica si lavora, far pulizia profonda alla casa, andare a trovare i nonni, prepararsi per la settimana che inizia al giorno dopo. Che stanchezza... poi questo caldo che si annuncia per le prossime giornate, a me il caldo non piace tanto. Oddio! Neanche il freddo, ma pensi l' afa,  la sete che secca la gola, il sudore, poi anche i cattivi odori da tenere a bada...quelli poi, sa che vergogna se dimentico di mettere il deodorante, a me piace il Rexona ma ogni tanto compro anche altre marche, cosí per provare nuovi prodotti, non é che io mi lasci trasportare dalla publicitá, eh? Anzi, la pubblicitá é talmente noiosa e invadente, é talmente stupida, per fortuna esiste il telecomando, basta muovere il dito e cambi canale...ha visto ieri il film con Mel Gibson, no eh ? Una bella storia, mi ha fatto ricordare certi momenti della mia vita, anche se la vita non é come un film, peró in certi casi ci somiglia...



Scena parallela

 



Spazio scenografico:  Una locale, una droghería, panetteria, bar tabacchi.


Personaggi:


Commesso


Morelia


Commesso: Buongiorno, come va oggi?


Morelia: Bene grazie, mi vende una focaccia ?


 


Chiude il sipario 


 


Il mio parere é che il cliente della prima scena possiede un un carattere che di gran lunga contribuisce di pìú allo sviluppo o creazione di una storia.

lunedì 23 maggio 2005

Ancora faccio fatica a familiarizzarmi con l'idea del blog, ma mi induce a pensare ed a confermare pensieri riguardo la potenzialitá di internet, una trincea per molti, anche per me, l'ho usata il piú del tempo come luogo di resistenza anziché per comunicare sentimenti. Interessante ma mi manca ancora capire i perché del blog, chissá sto forzando una iniziativa che non nasce in modo tanto spontaneo o necessario per me, solo per curiositá? per moda? non importa, per ora lo provo come un boccone di qualche frutto sconosciuto del quale devo o voglio imparare a riconoscerne gli aromi e le matizzazioni del sapore.

Accidenti, sono le 3 e 51 di notte, ció mi allarma, di solito vado a letto presto, per modo di dire, alle 12 o massimo una di notte, ma negli ultimi giorni sto su piú tardi, allungando il giorno, addentrando nella notte la vita, perdendo la vita del mattino, credo che forse devo scrollarmi di dosso questa tendenza, non mi va molto, e sento il bisogno di dosificare per lasciar posto ad altro o per far si che altro recuperi il suo spazio nella mia vita.

Ho voglia di colore e musica e luce, di cose gentili e gioco, sorrisi, profumi e ho voglia specialmente di produrli di crearli, forse questo sia uno spazio di autoriflessione che mi ci porti a farlo, che mi induca, che mi porti a riprendere il sentiero della tenacitá che negli ultimi tempi s' é assopita un po, e che palpita nei pensieri e in continui proggetti e scorre in quel fiume di idee interessanti ma sempre quasi per iniziare, essendomi negli ultimi tempi trasformata in un orso in ibernazione, un orso infuriato che piuttosto che alzarsi minaccioso si rifugia in una tana a sgruntare o maledire i sistemi oligarchici e le societá basate sull'ingiustizia.

 


Questo sguardo, il suo sorriso.


Lo cercavo da molto, l ho trovato 5 minuti fa.


 


Kareem Said    Eamonn Walker 

sabato 21 maggio 2005

venerdì 20 maggio 2005

Porco d un mondo boia!!! ho visto che vi é un sacco di gente che in una colonna a sinistra ha link di altri blog, come cavolo si fa? Boh? Ci ho provato e non ci sono riuscita, ma!!

Be ieri notte o oggi mattina pensavo che fino a poco tempo fa avevo un block di appunti sul quale scrivevo pensieri e fatti, era una pratica saggia e sana specie per una persona che vorrebbe fare la poetessa (che lo sono gia) o la scrittrice.


Ma devo ancora recuperare quei blokc notes, sgualciti e con le parole cancellate dall acqua di tempeste vissute. Riscrivere sopra ogni lettera e far riafforare il me che vive in quelle righe.