Non serve chiedere scusa.
Non serve chieder perdono.
Non sempre serve
pentirsi.
Ammetter la colpa
a mo' di espiazione.
Non servono i mea culpa.
Il meno delle volte sono accettabili.
Serve
non fare le cose.
Serve fermarsi due secondi prima.
Serve vedersi nell' altro.
In caso contrario:
Serve subire un castigo.
Serve pagare.
Serve accettare a capo chino
l' odio destato.
Serve ringraziare umilmente
la sanzione a ricevere
da chi, sì! É capace di rispettare,
da chi è stato miglior persona.
A me,
serve vedervi sconfitti,
mi serve vedervi umiliati,
farvela pagare.
Mi serve la rabbia
per non impazzire di tristezza.
Mi serve ribellarmi
davanti alla vostra irrespettuosa tracottanza.
Mi serve maledire quel vostro virulento odio.
Mi serve vincere la battaglia contro la vostra meschinitá.
Mi serve estirparvi il vostro cuore secco.
Mi serve non sentire il solito preteso saggio,
neutrale, obbiettivo pirla
che si sente al di sopra
del' umano sentire,
che viene con leggerezza e stupiditá
a predicare :
"non odiare, non essere come loro"
"non sentir rancore"
"guarda avanti e dimentica tutto".
E viene a dare l' ultima stoccata
dei vigliacchi.
Obbligandoci ad avanzare
in modo ebete,
obbligandoci a tramutarci
in ció che loro sono,
pusillanimi scriteriati,
pieni e vuoti di se stessi.
Mi serve poter sostenere
due parole con una donna
che porta il suo amato
sulla camicia bianca,
sul petto,
nel ricordo,
senza dover voltarmi per nascondere
il volto in lacrime.
Mi serve non sentire che un
"mi spiace" sia
la cosa piú inutile del mondo.
Mi serve pestare i pugni
contro un muro di persone,
contro il muro
degli scellerati colpevoli,
dei malvagi complici,
degli sbraitanti sostenitori
dei codardi indifferenti.
Mi serve vederli tutti marcire.
Mi serve rimanere incantata dalla bellezza, saggezza e coraggio degli altri.
Mi serve rifugiarmi tra le loro braccia e amicizia.
Mi serve amore, divertimento, dolcezza, bontá, fantasia,
per placare il bruciore delle mie pupille
e dei miei pensieri.
Mi serve stringere le labbra fra i denti
per soffocare questa voglia di piangere.
Mi serve solo,
che si faccia giustizia.
Ma piú di altro,
mi serviva che vi foste
fermati due secondi
prima.
In questi giorni un giudice ha messo sotto processo vari integranti della famiglia Pinochet, per evasione fiscale e falsificazione di passaporti, la maggiore delle figlie di Pinochet, era andata in Argentina nel momento in cui sapeva, avrebbe ricevuto la notificazione, da li ha preso un aereo per gli U.S.A., dov' é stata arrestata dalla polizia internazionale e dove a avuto la sfacciataggine di chiedere asilo politico, essendo stata trattata come quel che si merita negli States, ha ritirato la richiesta ed é tornata in Cile questo fine settimana. Qua l' hanno messa agli arresti nella scuola di gendarmeria, dove ha avuto inizio una sfilata di gente in appoggio alla figlia del dittatore, parenti, amici, qualcuno del mondo parlamentare di destra (la destra che ottiene circa il 46% dei voti nazionali), militari in ritiro e gruppi di persone con cartelli e fiori per la signora. Le dichiarazioni emesse da questa gente manifestano che qui si sta perseguitanto politicamente ai Pinochet, vittimizzando tutto il clan. Sarebbe alquanto improbabile in Cile, che un qualsiasi evasore fiscale richiedesse di alloggiare nella scuola di gendarmeria anzi che andare in prigione e che tale richiesta fosse acconsentita dai tribunali. In ore del pomeriggio é stata messa in libertá dovendo pagare circa 4.900 euro, gli altri incolpati sono la moglie di Pinochet e altri 4 figli. Durante la dittatura di Pinochet, i crimini furono numerosi, i desaparecidos, i torturati, la prigionia política afflitta a migliaia di persone. Secondo gli organismi per i Diritti Umani furono perseguitate direttamente 347.000 persona all’ anno. Dopo 16 anni di democrazia con a capo la Concertación. Di miliaia di casi di violazione ai diritti umani, non più di 50 si son chiariti, del migliaio di agenti che assassinavano, facevano sparire e torturavano persone, solo 29 sono stati condannati, e con pene irrisorie e godendo di un presidio in condizioni speciali e privilegiatamente simili a una villeggiatura. Fra questi pochi casi di processo e condanna, ovviamente non c' è Pinochet. Il Cile é solo un granello di sabbia nel mondo, in fatto di attentati contro i diritti umani. |