Dopo l' invasione, la violenza, i ladri assassini, la brutalitá, la distruzione, la schiavitú, il disprezzo, la codigia, i 514 anni, ma soprattutto dopo la venuta dell' arrogante ignoranza. Eccoci qua, con i nostri colori, le nostre lingue, la nostra sapienza, scienza, scrittura, le nostre istituzioni, la nostra musica, le nostre danze, i nostri occhi, il nostro DNA. Una cultura che non é un oggetto di decorazione folklorica da tenere come souvenir. Finalmente si sta arrivando dove bisognava tornare, al punto di appartenenza. Marichi Weu dicono i miei ancestri Dieci volte dieci vinceremo. E a Bolivia le mura e le pietre e gli occhi neri si scorgono, i vestiti che odorano di alpaca si sentono, il suono dei venti si ascolta. A Bolivia il Tiwanaku fa vedere che ancora vive. |
lunedì 23 gennaio 2006
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