martedì 3 gennaio 2006

É dall' inizio fino ad oggi.


Faccio la pagliaccia, la buffona, per lui.


Davanti alla gente, per strada, nella metropolitana, persino nelle reunioni dove si parlano cose serissime e, non mi frega il ridicolo, passare per matta o handy. 


Ed esagero espressioni, faccio smorfie, mi muovo come una scimmia, metto gli occhi storti, faccio vari cambi di voce, intercalando con suoni gutturali e mimiche grottesche, dico battute penose, parlo assurditá, di cacca, capperi, vomito e altre schifezze, racconto balle madornali e ovviamente incredibili nel vero senso della parola, e quando andiamo in giro piú che mamma e figlio sembriamo due monelli della stessa etá.


Il tutto per appagare la mia gioia di vederlo ridere.


Ma questo atteggiamento doveva portare conseguenze, tra i suoi amichetti delle volte é il piú scalmanato, quello che si tira per terra, quello che fa voci strane e smorfie mostruose, a scuola lascia di sasso i compagni cozzando continuamente contro lampioni, muri, porte e cadendo o rotolando smisuratamente per terra.


Fa il pagliaccio, ama fare buffonate, seduce il resto dei bambini col suo modo eccentrico di comportarsi, parla a tutti per strada, solo per i semplice fatto che esistono, racconta loro balle madornali, accentratore e istrionico e per di piú quasi per scelta dato che dice coscientemente e serio che "....mi sento felice quando gli altri ridono"


Ora sono io che rido e quando sto con amici, sembro un radiotrasmissore raccontando aneddotte del piccolo Chaplin.


6 commenti:

  1. ecco, e poi tu dici a me che a volte scrivo cose bellissime, eh?
    è di una tenerezza unica, questa qui.
    : )

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  2. ecco, e poi tu dici a me che a volte scrivo cose bellissime, eh?
    è di una tenerezza unica, questa qui.
    : )

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  3. Aspettiamo lo spettacolino per gli amici
    un duetto buffissimo e dolcissimo...

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  4. Aspettiamo lo spettacolino per gli amici
    un duetto buffissimo e dolcissimo...

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  5. subito alle prime righe,ho sentito dentro di me,la stessa sensazione che provo quando,per mare ascolto la voce del vento,il rumore delle onde che urtano sulla barca.questo tue righe sono molto belle...ciao

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  6. Utente Anonimo: Tenchiu veri mach. ;-)

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