Eppur si muove.
E con un dito la posso far girare
e un tempo pendeva dal mio collo,
era un gioco, una metafora, un saluto.
L' ultima goccia di sorriso,
¿L' ultimo soffio della mia forza?
Ero io e il mio messaggio.
Non mi domando chi siamo
e dove andiamo.
Non mi domando chi siete,
l' ho capito.
Fin troppo.
Lasciatela a me
o popolatela in silenzio.
Ascoltatela, ascoltatevi,
coloratela, coloratevi.
Si é spostato l' asse.
Mi domando dove sto.
Eppure si muoveva in me.
Eppur si muove, sempre.
Ma io ?
sono tornata in queste spazio meraviglioso dove se può respirare poesie....
RispondiEliminaMarcela.