mercoledì 20 luglio 2005

Col cuore un po allarmato,


chiudo gli occhi


e poggio la fronte nella mano


che essendo fredda


mi rinfresca questa piccola,


assurda tristezza


che a tratti mi assale


ma, non mi rasserena,


ne mi avvolge con la tenerezza


che richiede questo cuore.


Non mi soprende,


anima poeta,


mi trascini dispettosamente


nelle tue trappole


dai lacci sottili


che ben presto dimentico,


fortuna.


Ma quanto ridicola


sarebbe ora, la lacrima


che cadesse nella guancia.


Quella che spera


indecisa nel petto


di esser liberata


dalla mia pazzia.

3 commenti:

  1. Capisco quello che vuoi dire.... E' che ogni volta che vado a lavoro mi dico:"Ok, fai l'indifferente, non ci pensare...." Poi però quando lo incontro per il corridoio e mi sorride non ci capisco più nulla!!!! Sono disperata!

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  2. E brava Morelia.

    /fotiboss :)

    Ah, l'url è www.fotiboss.blogspot.com

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