Col cuore un po allarmato,
chiudo gli occhi
e poggio la fronte nella mano
che essendo fredda
mi rinfresca questa piccola,
assurda tristezza
che a tratti mi assale
ma, non mi rasserena,
ne mi avvolge con la tenerezza
che richiede questo cuore.
Non mi soprende,
anima poeta,
mi trascini dispettosamente
nelle tue trappole
dai lacci sottili
che ben presto dimentico,
fortuna.
Ma quanto ridicola
sarebbe ora, la lacrima
che cadesse nella guancia.
Quella che spera
indecisa nel petto
di esser liberata
dalla mia pazzia.
che bello ciao
RispondiEliminaCapisco quello che vuoi dire.... E' che ogni volta che vado a lavoro mi dico:"Ok, fai l'indifferente, non ci pensare...." Poi però quando lo incontro per il corridoio e mi sorride non ci capisco più nulla!!!! Sono disperata!
RispondiEliminaE brava Morelia.
RispondiElimina/fotiboss :)
Ah, l'url è www.fotiboss.blogspot.com